Il 26 luglio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “correttivo bis”, un atto legislativo che introduce misure supplementari e di revisione per la modifica della gestione dello sport, divenuta effettiva dal 1° luglio dello stesso anno.

Approvato il 26 luglio il decreto correttivo 2 sulla Riforma dello Sport. Tutte le novità commentate punto per punto dai nostri esperti.

Questo decreto, articolato in sei sezioni principali, affronta i seguenti argomenti, precedentemente regolati in altre normative:

Decreto correttivo riforma dello sport

Aggiornamento dello Statuto

Le associazioni sportive ASD e SSD registrate nel RAS possono godere di esenzione dall’imposta di registro per adeguarsi alle nuove leggi, con termine ultimo il 31/12/2023. È tuttavia sconsigliato ritardare questo processo.

Utilizzo dei Locali

Le sedi delle ASD e SSD sono conformi al decreto n.1444/1968 del Ministero dei Lavori Pubblici, indipendentemente dalla destinazione urbanistica.

Personalità Giuridica e Patrimonio Minimo

Le ASD possono ora acquisire personalità giuridica attraverso una procedura semplificata, con verifica notarile. È richiesto un patrimonio minimo di €10.000.

Lavoratore Sportivo

Un lavoratore sportivo è un tesserato che svolge, a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo e a fronte di un corrispettivo, una mansione che sulla base dei regolamenti tecnici di FSN e DSA è necessaria per lo svolgimento di attività sportiva. Non sono considerati lavoratori sportivi coloro che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.

Chi sono i lavoratori sportivi? Essi includono atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara, oltre agli altri tesserati che svolgono una mansione specifica e necessaria all’attività sportiva.

Questo chiarimento è importante, in quanto distingue chi è considerato un lavoratore sportivo da coloro che svolgono altre funzioni professionali nel contesto sportivo. La definizione è cruciale per la corretta applicazione delle leggi e regolamenti che regolano l’ambito dello sport e del lavoro in questo settore.

Lavoratori Pubblici e Sportivi dopo la pubblicazione del decreto correttivo 2 sulla riforma dello sport.

I dipendenti pubblici possono agire come volontari nelle ASD e SSD, con regolamenti specifici per pagamenti e autorizzazioni. Possono prestare la loro attività in qualità di volontari, fuori dall’orario di lavoro, previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. Se la loro attività rientra nel lavoro sportivo ed è svolta a fronte di un corrispettivo, possono prestarla previa autorizzazione della amministrazione di appartenenza, anche nella forma del silenzio assenso.

Un gruppo di persone in posa con uno sfondo blu.

Direttori di Gara

Per i direttori di gara,(secondo quanto pubblicato sul decreto correttivo del 26 luglio sulla riforma dello sport ndr) operanti nel settore dilettantistico, sono previste regole specifiche per la comunicazione e la gestione burocratica. In particolare:

  • È sufficiente una comunicazione o designazione per la singola prestazione.
  • Le comunicazioni al centro dell’impiego possono essere effettuate cumulativamente per non più di trenta prestazioni entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza di ogni trimestre.
  • Oltre all’eventuale compenso, è possibile il rimborso delle spese documentate, alle condizioni stabilite dall’ente.
  • È inoltre possibile un rimborso spese, previa autocertificazione, anche per spese sostenute nel comune di residenza.

Queste disposizioni contribuiscono a semplificare la struttura e i meccanismi di compensazione e rimborso per i direttori di gara, promuovendo così un quadro più chiaro e funzionale per tutte le parti coinvolte.

Orari di Collaborazione Sportiva Ampliati.

I professionisti del mondo dello sport vedono un’espansione del loro orario lavorativo settimanale, da 18 a 24 ore, con l’eccezione di eventi sportivi speciali.

Novità Fiscali e Normative.

Le collaborazioni sportive ora sono escluse dagli obblighi INAIL, ma questa regola non si estende alle attività amministrativo-gestionali. La soglia per escludere i compensi delle collaborazioni sportive dalla base imponibile IRAP è stata elevata a 85.000 euro annui.

Dettagli Fiscali e Previdenziali.

L’ultima revisione legislativa, nota come “correttivo bis riforma dello sport” ha stabilito alcuni limiti e esenzioni specifiche per i compensi legati alle attività sportive.

Regolamenti e Comunicazioni Obbligatorie.

Ora è possibile iscriversi nel Libro Unico del Lavoro (LUL) una sola volta entro la fine dell’anno di riferimento, con termini specifici per i contributi e le comunicazioni al Registro Nazionale delle Attività Sportive (RAS).

Premi Sportivi.

I premi fino a 300 euro godono di esenzioni fiscali, mentre per importi superiori la ritenuta viene applicata su tutto l’importo.

Normative per i Volontari Sportivi.

I rimborsi spese per i volontari sportivi sono disciplinati in modo dettagliato, limitando il rimborso a 150 euro mensili e vietando rimborsi forfetari.

Salute, Sicurezza e Controlli Medici nel Settore Sportivo.

La salute dei lavoratori sportivi è protetta da controlli medici specializzati, e le norme sulla sicurezza devono essere osservate anche con un solo collaboratore retribuito oltre 5.000 euro.

Ruolo degli Amministratori e Volontariato.

Le attività svolte gratuitamente dagli organi di amministrazione di ASD e SSD non sono considerate come volontariato sportivo.

Credito d’Imposta per le Associazioni Sportive.

Le associazioni che rispettano certi requisiti possono beneficiare di un credito d’imposta, un’agevolazione che promuove ulteriormente lo sviluppo delle attività sportive a livello dilettantistico.

Collaborazioni Sportive e Normative Legali.

Infine, le collaborazioni nel settore sportivo godono di un trattamento specifico, con esenzioni da certi obblighi e un aumento della soglia per l’IRAP. Queste regole sono state modulate per sostenere e promuovere le attività sportive, riconoscendo le loro specifiche esigenze e contribuendo al dinamismo e alla crescita del settore.

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