Quali sono le fasi di scioglimento di un associazione? Dalla convocazione dell’assemblea dei soci, alla votazione a maggioranza qualificata alla comunicazione all’Agenzia Delle Entrate. Tutte le fasi dello scioglimento di un associazione! In caso l’assemblea dei soci decida lo scioglimento dell’associazione è necessario convocare un’assemblea straordinaria, valida con una maggioranza qualificata (generalmente indicata nello statuto, comunque non inferiore al 50%+1 dei soci, sia in prima che in seconda convocazione).
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Redatto il verbale, un incaricato dovrà comunicare la chiusura all’Agenzia delle Entrate per chiudere il codice fiscale dell’associazione.
Come per l’apertura e la modifica di sede legale/presidente, sarà quindi necessario compilare il modello AA5/6 e consegnarlo allo sportello territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate, corredato da copia del verbale di scioglimento e documento d’identidà del presidente.
Se l’associazione è iscritta all’anagrafe delle Onlus è necessario comunicare agli uffici regionali dell’Agenzia delle Entrate lo scioglimento per la cancellazione dall’anagrafe Onlus. La comunicazione va fatta inviando tramite raccomandata a/r un documento d’identità del legale rappresentante con il modulo utilizzato per l’iscrizione, nel quale va barrata la casella “utilizzo del modulo per variazioni successive” e nel campo “Perdita qualifica Onlus” specificare “scioglimento associazione in data xx/xx/xx”.
Come bisogna gestire il patrimonio residuo in caso di scioglimento associazione?
In fase di chiusura è di notevole importanza la questione della devoluzione del patrimonio che, come indicato generalmente in tutti gli statuti, non è libera. L’art. 148 del d.p.r. n. 917/1986 al conma 9, lettera b), per gli enti di tipo associativo, prevede l’obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Buongiorno, grazie per l’articolo, nel caso di un’associazione che dopo il covid non è riuscita più ad operare e quindi non ha al momento soci, basta verbalizzare una riunione del direttivo?
La domanda all’agenzia può essere presentata in autonomia o da un intermediario?
Grazie
E dimenticavo scusata, il rendiconto, dovendo fare dei trasferimenti finali, che siano rimborsi o devoluzioni ad altre associazioni, va quindi fatto dopo? Ma quindi da chi viene approvato se nel frattempo abbiamo chiuso l’asd?
Salve, se l’associazione dopo il Covid non ha più operato e non ha più soci come può procedere allo scioglimento?
Salve, se l’associazione dopo il Covid non ha più operato e non ha più soci come può procedere allo scioglimento?
@Lex, prepara il verbale assemblea straordinaria per la chiusura… invio telematico. Ho fatto oggi, dopo aver preparato il verbale ho dato al commercialista che me lo invia
anche qui gli associati non si fanno vedere dal tempo del covid, sul verbale ho scritto lo stesso il numero necessario, nessuno si è cancellato, a spariti proprio.
@Lex, prepara il verbale assemblea straordinaria per la chiusura… invio telematico. Ho fatto oggi, dopo aver preparato il verbale ho dato al commercialista che me lo invia
anche qui gli associati non si fanno vedere dal tempo del covid, sul verbale ho scritto lo stesso il numero necessario, nessuno si è cancellato, a spariti proprio.
E se chi aveva accesso ai conti se li fosse portati via?
Salve, ho da porvi un quesito. Sono il presidente di una associazione del terzo settore con circa 80 soci il cui Consiglio direttivo è stato nominato nel giugno 2018. Nel gennaio 2020 mi sono formalmente dimesso ed il vice presidente ha rifiutato l’assunzione della carica di presidente. Nel nostro statuto nulla viene detto, sia come durata in carica che come eventuale cooptazione ecc… Sono consapevole che, in assenza di mia sostituzione, resto sempre presidente (con conseguenti responsabilità…). Ho recentemente provveduto a convocare Assemblea ordinaria per la nomina del nuovo consiglio direttivo, ma nessun socio ha avanzato la propria candidatura. A breve provvederò ad indire una nuova assemblea con il medesimo ordine del giorno e, se da questa non uscirà il nuovo consiglio direttivo, quale presidente non ho altra prospettiva che convocare assemblea straordinaria per la chiusura dell’associazione. Se a quest’ultima assemblea straordinaria non si raggiunge il numero legale, credo che debba rivolgermi al Presidente del Tribunale per la nomina di un liquidatore e la chiusura della associazione. E’ corretto? Grazie per quanto vorrete suggerirmi. Valerio
salve , come si può chiudere un’associazione sapendo che tutti i soci sono spariti ma non hanno verbalizzato le loro dimissioni senza nessun verbale di cessazione all’ ufficio delle entrate ?
Chiedo questo per recuperare il materiale che ” probabilmente ” , visto che non siamo certi che esistano fatture di acquisto a nome dell’associazione,
risulta di proprietà di essa.
Come si dimostra che il materiale è appartenente all’ associazione???? Servono le fatture intestate a nome dell’associazione a partire dalla data della sua costituzione???? Oppure anche il materiale antecedente a quella data può essere in qualche modo dichiarato di proprietà dell’ associazione con una semplice dichiarazione del presidente e in assenza di fatture comprovanti ?????
All’ ufficio delle entrate è possibile utilizzare come prova la testimonianza verbale dei membri che hanno sempre portato avanti il progetto dell’associazione
pur non essendo soci ???
in attesa di una vostro cortese riscontro ringrazio anticipatamente !