Negli ultimi anni, il passaggio da associazione sportiva non riconosciuta a società sportiva dilettantistica è diventato sempre più comune grazie ai numerosi vantaggi fiscali e gestionali offerti. Ma è davvero conveniente per tutte le realtà sportive? La risposta dipende da diversi fattori, che approfondiremo in questo articolo.
Come trasformare l’associazione in società sportiva dilettantistica: i benefici e gli ostacoli da considerare
La società sportiva dilettantistica (S.S.D.) rappresenta oggi una realtà consolidata nel panorama delle organizzazioni sportive, capace di godere degli stessi privilegi fiscali riservati alle associazioni. Tra questi, ci sono le agevolazioni fiscali e la possibilità di partecipare a bandi pubblici per la gestione degli impianti sportivi, un’opportunità particolarmente interessante per chi desidera ampliare la propria attività.
Vantaggi rispetto all’associazione sportiva dilettantistica
La S.S.D. non solo offre gli stessi vantaggi delle associazioni, ma è anche disciplinata da normative più strutturate che la rendono più adatta alla gestione di impianti sportivi complessi. Strutture come piscine, palestre e centri benessere richiedono, infatti, una gestione articolata e una sicurezza giuridica che una associazione non riconosciuta non può sempre garantire. Le associazioni sportive non riconosciute, infatti, sono soggette alle norme del codice civile, che impongono una responsabilità patrimoniale diretta ai membri del consiglio direttivo. Questo espone i soci e gli amministratori a rischi economici importanti, soprattutto in caso di debiti o contenziosi legali.
La trasformazione in S.S.D.: un passo necessario
Per evitare questi rischi, molte associazioni decidono di trasformarsi in S.S.D., una scelta che consente di separare il patrimonio personale dei soci da quello della società. Questo passaggio permette di affrontare con maggiore tranquillità la gestione di grandi strutture sportive, dove i costi e i ricavi possono essere elevati. L’autonomia patrimoniale della S.S.D. assicura che eventuali debiti siano coperti solo dal patrimonio sociale, senza intaccare i beni personali di chi gestisce l’associazione.
Requisiti per la trasformazione
La normativa vigente prevede che la S.S.D. deve rispettare alcune regole specifiche, tra cui la redazione di uno statuto con indicazioni precise sulla sede legale, la denominazione sociale e la finalità sportiva. Inoltre, lo statuto deve prevedere l’obbligo di redigere un bilancio annuale e l’assenza di scopo di lucro, con l’impossibilità di distribuire gli utili tra i soci. Nonostante queste regole, la S.S.D. gode di una maggiore flessibilità gestionale rispetto alle associazioni non riconosciute, soprattutto quando si tratta di gestire strutture complesse come centri sportivi con ristoranti, alberghi e servizi complementari.
Perché trasformare la vostra associazione in una SSD?
La trasformazione di un’associazione A.S.D in S.S.D. è una scelta che richiede attenzione e preparazione, ma i benefici sono evidenti. Se gestite un impianto sportivo e desiderate far crescere la vostra attività, la costituzione di una società sportiva dilettantistica potrebbe essere la soluzione giusta per proteggere il vostro patrimonio e beneficiare di un sistema normativo più favorevole.
Software per la gestione automatizzata d ASD e SSD.
Utilizzare un software di gestione in cloud per un’ASD o una SSD offre numerosi vantaggi, facilitando la gestione amministrativa e contabile dell’associazione e migliorando l’efficienza operativa. Uno dei principali benefici è la possibilità di automatizzare molti processi, come la gestione delle quote associative, delle iscrizioni ai corsi e delle scadenze burocratiche. In particolare, un software come AssoFacile consente di centralizzare tutte le attività quotidiane in un’unica piattaforma, permettendo una gestione rapida e senza errori.
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