La recente riforma dello sport ha portato cambiamenti significativi per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), ridefinendo le regole sulla destinazione d’uso dei locali che queste possono utilizzare. Con nuove disposizioni legislative, le ASD ora dispongono di maggiori opportunità per la gestione degli spazi, migliorando la sostenibilità delle loro attività senza rinunciare ai benefici fiscali previsti. In questo articolo, analizziamo come queste nuove norme influenzano la destinazione d’uso, le responsabilità amministrative e le opportunità di crescita per le associazioni sportive.

La gestione dei locali per le ASD dopo la riforma dello sport: cosa cambia per la destinazione d’uso e le nuove opportunità per il settore. Novità per la conformità degli spazi e l’impatto sociale delle associazioni sportive dilettantistiche.

La destinazione d’uso di un immobile si riferisce alla finalità con cui esso viene utilizzato, e per le ASD è fondamentale rispettare i requisiti normativi per godere delle agevolazioni fiscali e amministrative. Tuttavia, le regole sulla destinazione d’uso per le associazioni sportive sono state a lungo poco chiare, lasciando spazio a interpretazioni che spesso complicavano la gestione degli spazi. Con la riforma, questo aspetto cruciale è stato chiarito, fornendo indicazioni precise su quali locali possano essere utilizzati dalle ASD e in quali condizioni.

Maggiore flessibilità nell’uso dei locali per le ASD

Una delle principali novità è la possibilità per le ASD di utilizzare immobili anche se non destinati esclusivamente all’attività sportiva, purché la loro funzione primaria rimanga legata allo sport o alla ricreazione. Questo allentamento delle restrizioni offre alle associazioni sportive una maggiore libertà organizzativa, consentendo loro di utilizzare spazi multifunzionali senza dover necessariamente modificare la destinazione d’uso. Tuttavia, i locali devono rispettare i requisiti di idoneità previsti dalla normativa edilizia e urbanistica, garantendo così la sicurezza e la conformità agli standard legali.

La normativa introdotta dal D.Lgs. 36/2021

Con il Decreto Legislativo 36/2021, sono stati stabiliti criteri specifici per la gestione degli spazi destinati all’attività sportiva. L’articolo 7-bis del decreto introduce requisiti che le ASD devono rispettare affinché i locali siano in regola per l’attività prevista. In sostanza, i locali utilizzati devono avere una destinazione d’uso coerente con le attività promosse dall’associazione, che possono includere non solo sport ma anche attività sociali e ricreative. Questa normativa ha reso più chiaro il quadro legale, semplificando così la gestione amministrativa per le ASD.

Le novità del D.Lgs. 120/2023: opportunità per attività collaterali

Con il recente Decreto correttivo bis (D.Lgs. 120/2023), la normativa ha compiuto un ulteriore passo in avanti, introducendo la possibilità di organizzare attività collaterali come eventi culturali e sociali, a condizione che queste non superino in importanza le attività sportive. Questa flessibilità consente alle ASD di ampliare la gamma di servizi offerti alla comunità, favorendo il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini senza compromettere la loro missione principale. Grazie a queste nuove disposizioni, le ASD possono incrementare la sostenibilità economica, organizzando eventi che richiamano il pubblico e generano risorse per sostenere le attività sportive.

Come adeguare i locali alla normativa: una guida pratica

Per garantire la conformità, le ASD interessate a utilizzare nuovi spazi devono verificare la conformità urbanistica ed edilizia dei locali, assicurandosi che essi siano idonei per le attività previste. In alcuni casi, potrebbe essere necessario presentare una pratica edilizia presso il comune di riferimento e adeguarsi ai regolamenti regionali o locali. Affrontare questi passaggi in modo chiaro e accurato è fondamentale per evitare sanzioni amministrative che potrebbero compromettere l’attività delle associazioni.

La riforma dello sport ha segnato un cambiamento significativo per le ASD, ampliando le possibilità di utilizzo dei locali per includere anche attività collaterali che contribuiscono alla loro missione sociale. Queste innovazioni legislative permettono alle ASD di svolgere un ruolo più ampio e integrato nelle comunità, senza dover rinunciare alle agevolazioni fiscali. Per ogni ASD, operare nel rispetto della normativa è essenziale, garantendo così stabilità e crescita per un futuro sostenibile e inclusivo.

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