Lo spesometro è una comunicazione che i titolari di partita IVA devono esibire all’Agenzia delle Entrate. Fanno eccezione i contribuenti forfettari, i contribuenti minimi, i commercianti al dettaglio per operazioni inferiori a 3.000 euro IVA esclusa e le agenzie di viaggio per operazioni inferiori a 3.600 euro IVA esclusa.
A cosa serve lo Spesometro? Breve guida completa allo spesometro. Significato, modalità di presentazione e sanzioni per irregolarità.
L’attuale Spesometro è il risultato di vari decreti legislativi che ne hanno definito la struttura e la presentazione a partire dal 2010. Lo Spesometro deve essere presentato per operazioni superiori a 3.600 euro (IVA inclusa) come comprovato da scontrini o ricevute fiscali e da tutte le fatture emesse. Dal 2017 Spesometro è collegato ad altre due comunicazioni: Comunicazione IVA e Liquidazioni IVA Regolari.
Struttura e scopo dello Spesometro.
Lo spesometro si compone di due parti: Pagatore di fatture, comprese fatture di vendita e di acquisto, ordini di modifica (note di credito e note di debito) e bolle doganali. I piani tariffari sono validi per sei mesi. Sono comprese anche le operazioni di reverse charge e split payment, ma sono escluse le operazioni comunicate all’erario, le operazioni pagate con carta a soggetti non soggetti passivi, le operazioni esenti da IVA, le operazioni extracomunitarie, le operazioni Intracomunitarie Soggette a Intrastat e quelle che hanno presentato attraverso il sistema della tessera sanitaria. Spesometro deve pagare regolare IVA entro due mesi dal trimestre di immatricolazione. Lo scopo di Spesometro è verificare l’autenticità e la coerenza delle dichiarazioni di reddito e di acquisto, evitare frodi e mantenere il controllo dei dati in ogni momento.
Come presentate i documenti dello Spesometro?
Lo Spesometro (noto anche come Comunicazione Multiuso) può essere presentato solo in via telematica tramite apposito software disponibile su Desktop Telematico (sito predisposto dall’Agenzia delle Entrate) o tramite intermediari. Esistono due modi per presentare i dati: analiticamente, cioè elencando le varie operazioni, oppure aggregati scomponendo le operazioni per cliente o fornitore. Per ogni operazione è necessario indicare alcuni dati, ad esempio: Partita IVA o codice fiscale del cliente o fornitore Volume operativo Per le operazioni con scontrino o scontrino fiscale occorre indicare l’importo + IVA. Per le operazioni con soggetti non residenti, le persone fisiche devono indicare la propria identità e l’indirizzo estero, mentre gli altri soggetti devono indicare la ragione sociale e la sede legale.
Presentazione ritardata o irregolare dello Spesometro: sanzioni e rischi.
La mancata presentazione dello Spesometro comporterà una sanzione pecuniaria da € 258 a € 2.065, a meno che non venga utilizzata la confessione volontaria per ridurre l’importo della sanzione. La nuova sanzione, invece, si applica ai pagamenti regolari nel seguente ambito: Mancati o ritardati pagamenti da 2 a 1.000 euro a trimestre Omissioni, dichiarazioni incomplete o inesatte saranno sanzionate da 500 a 2.000 euro
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