Il bilancio preventivo è uno strumento essenziale per le associazioni sportive dilettantistiche ETS, utile per pianificare in modo strategico le attività e garantire una gestione finanziaria equilibrata. Attraverso una previsione accurata di entrate e uscite, l’associazione può ottimizzare le risorse, assicurare trasparenza ai soci e rispettare eventuali obblighi normativi. In questa guida pratica, vedremo come strutturare un bilancio preventivo efficace, con esempi concreti e un facsimile pronto all’uso.

Scopri come redigere il bilancio preventivo per un’associazione sportiva dilettantistica ETS: guida pratica, struttura dettagliata e facsimile scaricabile gratuitamente pronto all’uso!

Il bilancio preventivo è un documento fondamentale per la gestione economica di un’associazione sportiva dilettantistica ETS (Ente del Terzo Settore). Attraverso la sua stesura, l’associazione può pianificare in modo chiaro le entrate e le uscite previste per l’anno successivo, garantendo una gestione finanziaria responsabile e trasparente.

Perché è importante il bilancio preventivo?

Anche se non sempre obbligatorio per legge, il bilancio preventivo è spesso richiesto dallo statuto dell’associazione. Questo documento consente di:

  • Stabilire un quadro chiaro delle risorse disponibili e dei costi da sostenere.
  • Prevenire squilibri finanziari.
  • Fornire trasparenza ai soci e agli enti con cui l’associazione collabora.
  • Facilitare la richiesta di contributi o agevolazioni fiscali.

Se l’associazione è iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), è tenuta a rispettare specifiche linee guida per la gestione contabile e la rendicontazione finanziaria.

Struttura del bilancio preventivo

Il bilancio preventivo di un’associazione sportiva dilettantistica ETS si compone di tre sezioni principali:

Disponibilità finanziarie iniziali

Questa sezione indica il totale delle risorse economiche che l’associazione ha a disposizione all’inizio dell’anno contabile. Si tratta della somma residua derivante dall’esercizio precedente.

Entrate previste

Le entrate possono derivare da diverse fonti e si suddividono in:

Entrate da attività istituzionali, ovvero quelle direttamente collegate alla missione dell’associazione:

  • Quote associative e tesseramenti
  • Contributi da enti pubblici o privati
  • Fondi raccolti attraverso eventi sportivi, culturali o ricreativi

Entrate da attività commerciali, generate da eventuali iniziative a scopo di autofinanziamento:

  • Vendita di merchandising
  • Sponsorizzazioni e partnership

Proventi da attività collaterali (ad es. gestione di un bar interno, noleggio di attrezzature)

Altre entrate comuni, come:

  • Contributi da associazioni nazionali
  • Finanziamenti straordinari
  • Donazioni da privati o aziende

Uscite previste

Le uscite rappresentano i costi che l’associazione dovrà sostenere nel corso dell’anno e sono suddivise in:

  • Uscite per attività istituzionali, ovvero spese relative all’organizzazione di eventi sportivi, culturali e ricreativi.
  • Uscite per attività commerciali, che includono le spese necessarie per mantenere eventuali attività di autofinanziamento.

Uscite comuni, tra cui:

  • Costi di gestione ordinaria (affitto, utenze, assicurazioni)
  • Acquisto di materiali e attrezzature
  • Spese amministrative e burocratiche
  • Rimborsi spese per volontari e collaboratori

Come compilare il bilancio preventivo: passo dopo passo

  1. Raccogliere i dati finanziari
  2. Analizzare il bilancio dell’anno precedente per stimare le entrate e le uscite future.
  3. Verificare le disponibilità iniziali e le entrate certe (es. quote associative già versate).
  4. Stimare le entrate previste
  5. Definire obiettivi realistici di raccolta fondi e sponsorizzazioni.
  6. Considerare eventuali contributi pubblici o privati.
  7. Elencare tutte le spese previste
  8. Suddividere le uscite per categorie.
  9. Prevedere un margine per spese impreviste.
  10. Calcolare il saldo finale
  11. Sottrarre il totale delle uscite dal totale delle entrate.
  12. Se si prevede un avanzo di bilancio, valutare possibili investimenti.
  13. Se si prevede un disavanzo, individuare strategie per riequilibrare il bilancio.
  14. Approvare il bilancio
  15. Il documento deve essere discusso e approvato dall’assemblea dei soci.
  16. È utile allegare una relazione descrittiva che spieghi le scelte effettuate.

Redigere un bilancio preventivo chiaro e dettagliato è essenziale per garantire una gestione finanziaria efficace dell’associazione. Seguire una struttura ben definita permette di ottimizzare le risorse, migliorare la pianificazione e facilitare la trasparenza nei confronti di soci, sponsor e istituzioni.

Con questa guida pratica e il facsimile scaricabile gratuitamente dal link che trovi al termine dell’articolo, la tua associazione sarà in grado di compilare il bilancio preventivo in modo corretto ed efficace!

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