I soci di un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) devono necessariamente essere iscritti a un Ente di Promozione Sportiva, risultare regolarmente registrati nel libro dei soci e disporre di una copertura assicurativa adeguata.

Per essere parte del sistema sportivo ufficiale, è essenziale iscriversi a un’ASD. Solo dopo l’iscrizione si può ottenere la tessera di un Ente di Promozione Sportiva, federazione o disciplina associata. Questo passaggio conferisce al socio il doppio status di atleta e membro dell’ASD.

Ogni Ente di Promozione Sportiva specifica chiaramente che il tesseramento avviene esclusivamente attraverso le associazioni affiliate. Pertanto, essere tesserati implica automaticamente essere soci dell’ASD, e durante le ispezioni fiscali, il libro dei soci viene confrontato con l’elenco dei tesserati per verificare la regolarità.

Obblighi assicurativi per le ASD

Le ASD sono soggette al Decreto Ministeriale del 3 novembre 2010, che impone l’obbligo di assicurare tecnici, dirigenti e atleti tesserati alle federazioni sportive nazionali, agli enti di promozione sportiva e alle discipline sportive associate. L’ente di affiliazione si occupa di rilasciare un’assicurazione nominativa per ogni atleta, tecnico e dirigente.

Queste polizze obbligatorie coprono incidenti che non coinvolgono responsabilità di terzi. In altre parole, l’assicurazione interviene solo se l’infortunio è causato dallo stesso socio durante le attività dell’associazione. Questa norma mira a proteggere chi pratica volontariato e non è retribuito, oltre agli atleti tesserati, garantendo loro un minimo ristoro in caso di infortunio.

Quando è attiva la copertura assicurativa?

La polizza assicurativa obbligatoria copre tecnici, dirigenti e atleti nei seguenti casi:

• Durante le attività sportive e le gare, inclusi i momenti prima e dopo l’evento.
• Durante gli allenamenti autorizzati e supervisionati dall’associazione.
• Durante i trasferimenti da e verso i luoghi di manifestazioni sportive, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato.

I limiti della copertura assicurativa

Nonostante l’obbligo assicurativo, molte ASD percepiscono questa imposizione come limitata. Di conseguenza, si sono diffuse polizze a basso costo che offrono una protezione minima. Il Decreto Ministeriale stabilisce un minimo sindacale di copertura, che spesso non va oltre la protezione contro la morte o l’invalidità permanente.

Questo significa che, in caso di infortuni minori durante un allenamento, l’atleta non riceverà alcun risarcimento, se non tramite un’eventuale richiesta di danni all’associazione. Un ulteriore limite riguarda il fatto che l’assicurazione obbligatoria copre solo tecnici, dirigenti e atleti, mentre genitori, visitatori e altri non sono inclusi, lasciando l’associazione e il suo Presidente direttamente responsabili.

La responsabilità del Presidente dell’ASD

A causa dei limiti delle polizze obbligatorie, è consigliabile che un’ASD stipuli un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Questa copertura aggiuntiva protegge l’associazione, il Presidente e il consiglio direttivo da eventuali richieste di risarcimento per danni a terzi, che potrebbero coinvolgere genitori, visitatori o altri soggetti legati all’associazione.

Questa assicurazione per la responsabilità civile, pur essendo facoltativa, è fondamentale per tutelare il patrimonio dell’associazione e dei suoi rappresentanti. La decisione di stipularla dovrebbe sempre essere discussa e approvata dal consiglio direttivo.