Aprire un doposcuola rappresenta un’opportunità sociale e commerciale molto interessante per un’associazione, riflettendo i cambiamenti nei modelli lavorativi e nella configurazione dei nuclei familiari attuali. Questo ambito, però, comporta un impegno significativo, data la giovane età del pubblico servito.

Vuoi sapere come aprire un dopo scuola con la tua associazione? Requisiti, tempistiche e costi dell’aprire un doposcuola.

Un doposcuola può proporre un’ampia selezione di servizi educativi, che abbracciano dall’assistenza nello studio a veri e propri insegnamenti, oltre a includere attività che fondono gioco e apprendimento e workshop incentrati sulla creatività. Queste iniziative possono essere organizzate tanto in sessioni di gruppo quanto individuali, adattandosi alle varie età e alle specifiche esigenze della comunità locale. Solitamente, tali centri sono attivi nelle ore pomeridiane o in altri momenti in cui le istituzioni scolastiche convenzionali rimangono chiuse.

Il passo iniziale nell’apertura di un doposcuola consiste nell’identificare l’area geografica di interesse per poi scegliere una sede che garantisca la massima accessibilità al gruppo target desiderato. Altrettanto cruciale risulta la selezione dei soci e del personale collaboratore. Data la sensibilità del settore, è fondamentale che insegnanti e tutor dispongano delle necessarie competenze, certificazioni e esperienze.

Parallelamente, è importante delineare con ampiezza le tipologie di attività previste dal programma e definire chiaramente il segmento di utenza al quale si intende rivolgersi.

Primo Step: aprire un doposcuola

La scelta della forma giuridica rappresenta un nodo cruciale nella fase di avvio di un’attività, compreso il settore dell’assistenza post-scolastica. Per individuare l’opzione più adeguata che allinea le proprie necessità agli obiettivi di business, è essenziale consultare un esperto contabile, capace di guidare verso la decisione ottimale.

Optare per la costituzione di un doposcuola come associazione è una tra le vie percorribili, ma è importante riconoscere che la natura prevalente delle associazioni è quella di essere enti non profit. Questo significa che, generalmente, non è prevista la distribuzione di utili ai soci, e tutte le entrate devono essere reinvestite nell’organizzazione, rispettando normative precise su come possono essere utilizzati i fondi, con l’obiettivo di giustificare ogni spesa entro certi limiti stabiliti.

Per gli aspiranti gestori di un doposcuola che considerano l’opzione di costituirsi come associazione, è cruciale determinare in anticipo se l’obiettivo è generare profitto. Se l’intento è creare un’entità che si dedichi esclusivamente a fini di beneficenza, promozione sociale e istruzione, allora l’associazione rappresenta un modello adeguato. Questa struttura è ideale per chi è mosso da motivazioni altruistiche e desidera contribuire positivamente alla comunità.

D’altra parte, se si mira a unire l’aspetto educativo a quello imprenditoriale, mirando a realizzare un guadagno, è opportuno esplorare alternative alla pura forma associativa. Tra queste, vi sono l’associazione tra professionisti, la cooperativa, l’impresa individuale o la società di capitali. Ognuna di queste formule offre specifici vantaggi e meccanismi di funzionamento, adattandosi meglio a differenti obiettivi di business e possibilità di profitto.

Secondo Step: trovare dei soci

Aprire un doposcuola sotto forma di associazione implica inizialmente la selezione dei soci fondatori. La quantità minima di soci varia a seconda della tipologia specifica di associazione che si intende costituire. Successivamente, è fondamentale concordare con essi gli scopi, le modalità operative e ogni altro dettaglio rilevante dell’associazione.

Questi elementi saranno poi la base per la stesura dell’atto costitutivo e dello statuto, documenti che delineano formalmente la struttura e le regole di funzionamento dell’ente.

Il passo seguente comprende il riconoscimento legale dell’associazione, che può richiedere la validazione da parte di un notaio, e la sua registrazione ufficiale presso l’Agenzia delle Entrate. Questi adempimenti burocratici sono essenziali per conferire all’associazione un’identità giuridica e per consentirle di operare nel rispetto della legislazione vigente.

Requisiti per aprire un dopo scuola e iter burocratico da seguire.

L’istituzione di un doposcuola comporta una serie di passaggi burocratici e il rispetto di requisiti che differiscono in base alla struttura legale scelta per l’impresa. Mentre non è obbligatorio possedere qualifiche o licenze specifiche per aprire un centro di assistenza post-scolastica in generale, optare per organizzarsi come associazione implica l’adempimento a una serie di obblighi particolari, che variano a seconda della natura dell’associazione prescelta.

Independendentemente dalla forma societaria adottata, esiste un iter burocratico standard necessario per avviare l’attività, che include:

  • L’attivazione di una Partita IVA,
  • L’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, che ufficializza l’attività commerciale dell’entità,
  • L’apertura delle posizioni presso l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), per garantire la copertura previdenziale e assicurativa sia per il titolare che per eventuali dipendenti,
  • La stipulazione di polizze assicurative appropriate, per tutelarsi contro rischi legati all’attività,
  • L’ottenimento dei Nulla Osta per l’idoneità dei locali e degli impianti, che certifica che lo spazio destinato al doposcuola rispetti le normative di sicurezza e idoneità vigenti.

Questo percorso richiede una pianificazione accurata e, in molti casi, la consulenza di professionisti del settore, come commercialisti o avvocati, per navigare efficacemente la complessità delle normative applicabili.

Quanto costa aprire un doposcuola?

L’avvio di un doposcuola implica un investimento iniziale che, secondo stime indicative, parte da circa 20.000 €. Questa cifra serve a coprire le spese fondamentali per dare il via a un’attività di dimensioni contenute, includendo costi come l’affitto o l’acquisto di locali, l’acquisto di attrezzature e materiali didattici, le spese per le utenze, la promozione iniziale e le prime necessità operative.

Per quanto riguarda la costituzione di un doposcuola sotto forma di associazione, può essere richiesto un patrimonio iniziale minimo per ottenere il riconoscimento legale dell’entità. Tale patrimonio minimo è variabile in funzione delle normative locali e delle specifiche esigenze del progetto, ma si colloca generalmente intorno ai 15.000 €. Questo requisito serve a dimostrare la solidità finanziaria dell’associazione e la sua capacità di sostenere le operazioni iniziali senza incappare in difficoltà economiche.

È importante notare che queste cifre sono indicative e possono variare significativamente in base a numerosi fattori, come la località scelta per l’attività, le dimensioni e le condizioni dei locali, il livello e la quantità di servizi offerti, nonché le strategie di marketing adottate per promuovere l’iniziativa.

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