Per quanto riguarda l'affiliazione, i costi variano in base all'ente di promozione sportiva o alla federazione scelta. In generale, l'importo annuale oscilla tra €100 e €300, oltre alle eventuali tessere per gli associati.

Cosa accade se supero i 10.000 euro?
Tuttavia, se i compensi sportivi superano i 10.000 euro, occorre considerare che sulla cifra eccedente si applicherà un'imposta IRPEF del 23%, a condizione che tali compensi non superino i €30.658,28.

Quanto versano di IVA le ASD?
Le associazioni sportive dilettantistiche, in assenza di disposizioni specifiche, sono soggette all'aliquota ordinaria dell'IVA, che attualmente è del 22%.

Quanto può fatturare una ASD?
Le ASD possono beneficiare del regime agevolato previsto dalla Legge n. 398/91 a condizione che i proventi derivanti dalle attività commerciali non superino un limite. Dal 2017, tale limite è stato innalzato a €400.000.

Come si calcola il reddito delle ASD?
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) che operano sia nel settore istituzionale che commerciale calcolano il valore della loro produzione come la somma del reddito soggetto a tassazione ai fini dell'IRES, che rappresenta il 3% dei proventi commerciali, insieme alle retribuzioni erogate ai dipendenti, ai compensi per le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.) e agli interessi passivi derivanti dall'attività commerciale.

Chi può percepire un compenso all’interno di un’associazione sportiva?
Nell'ambito di un'associazione società sportiva, possono percepire un compenso coloro che intrattengono rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di natura non professionale con l'associazione stessa. Ciò include soggetti come il personale di segreteria, gli istruttori sportivi e i dirigenti sportivi che prestano la loro opera nell'ambito dell'associazione.

Come funziona il contratto di collaborazione sportiva?
Il contratto di collaborazione sportiva è un contratto a tempo determinato o indeterminato che implica un inserimento stabile nell'azienda, una prestazione continuativa e una retribuzione fissa. L'associazione deve iscrivere il lavoratore all'INPS o all'ENPALS.

Quanto costa il commercialista per una ASD?
Il costo di un commercialista per una ASD può variare in base alle caratteristiche specifiche dell'associazione. Tuttavia, si parte da circa €1.999,00 all'anno, IVA inclusa.

Come fatturano le ASD?
A partire dal 1° luglio 2022, le ASD sono obbligate a inviare le fatture ai clienti in formato elettronico, creando una fattura in formato XML e inviandola al sistema di interscambio dell'Agenzia delle Entrate, che la recapiterà al destinatario.

Che tasse pagano le associazioni?
Le associazioni senza scopo di lucro, come le ONLUS e le associazioni di volontariato, non sono soggette a tassazione sui proventi derivanti dalle attività connesse. Tuttavia, è necessario rispettare i requisiti stabiliti per l'attività di natura non commerciale e mantenere le scritture contabili previste per le attività commerciali.

Quanto costa mantenere un'associazione no-profit?
I costi per la registrazione di un'associazione no-profit sono generalmente di circa €300. Questa cifra include un'imposta di registro fissa di €200 e l'acquisto delle marche da bollo per un totale di €16 da applicare su due copie dell'atto costitutivo e dello statuto (1 marca ogni 100 righe).

Cosa si può fare con un'ASD?
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) appartengono alla categoria degli enti non commerciali, ma possono anche svolgere attività di natura commerciale (come sponsorizzazioni, vendita di materiale sportivo e gadgets, somministrazione di alimenti e bevande) se sono in possesso di una Partita IVA e in misura non eccessiva.

Cosa cambia nel 2023 per le ASD?
La Legge "sposta termini" ha bloccato l'entrata in vigore delle novità sul trattamento tributario dei compensi degli sportivi dilettanti per l'intero anno 2023. Con la riforma, la quota esclusa dalla base imponibile dell'IRPEF subirà modifiche.

Cosa cambia per le ASD nel 2023?
Nel 2023, con l’entrata in vigore della Riforma della Sport, scompare la possibilità di pagare i collaboratori delle ASD attraverso il regime dei 10.000 euro. La riforma, in vigore dal 1 luglio 2023, introduce il concetto di "lavoratore sportivo" equiparando il presidente dell’Associazione sportiva alla figura di un datore di lavoro.

Chi paga i contributi nel contratto di collaborazione?
Dal punto di vista previdenziale, nei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, i contributi sono divisi in modo che il committente ne paghi 2/3 e il collaboratore 1/3. L'obbligo di versamento dei contributi, incluso la quota a carico del collaboratore, è a carico del committente.

Cosa rischia il presidente di una ASD?
Il presidente di un'associazione non riconosciuta è generalmente responsabile solo per il periodo in cui è in carica e può essere chiamato a rispondere degli obblighi assunti durante quel periodo, anche dopo aver terminato il suo mandato.

Quanto guadagna il presidente di un'associazione?
Il membro di un consiglio direttivo potrebbe ricevere un compenso che può arrivare agli 8mila euro all’anno. Differentemente, il presidente di un’associazione sportiva può essere retribuito fino ad un massimo di 12mila euro. In ogni caso, qualunque associazione, può decidere in completa autonomia di stabilire importi differenti per rimborsi e compensi.

Come pagano le tasse gli sportivi?
Per gli sportivi dilettanti, sulle somme che superano €30.658,28 viene applicata una ritenuta d'acconto del 23%, corrispondente all'aliquota IRPEF del primo scaglione. A questa imposta si aggiungono le eventuali imposte addizionali regionali e comunali.

Chi paga i debiti di una ASD?
I debiti di un'associazione sono responsabilità dell'associazione stessa tramite il fondo comune.