6000 persone, 100 associazioni e 70 iniziative fra convegni e animazione: la piazza del volontariato, che da Lucca parla al Paese, ha vinto ancora la sua scommessa di contagiare la società con i valori della solidarietà.
L’edizione 2019 si è chiusa domenica 12 maggio dopo aver animato la città per tre giorni con numeri importanti. “Un ringraziamento -ha detto il presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Pier Giorgio Licheri- va ai tanti volontari che hanno animato il Festival del Volontariato. Con le loro associazioni rendono possibile un evento capace di accendere i riflettori su un mondo fondamentale per tenere unito, o ricucire, la società. Lo abbiamo detto ed ascoltato molte volte in questi giorni: il mondo del volontariato e in generale il terzo settore, sta vivendo un momento molto delicato in Italia. Serve un maggior dialogo con le istituzioni, per trovare soluzioni a problematiche aperte da troppi anni. Ci auguriamo che la voce alzata dal Festival contribuisca a fare in modo che ci sia un maggiore rispetto e riconoscimento da parte delle istituzioni a tutti i livelli”.
E l’edizione 2019 del Festival del Volontariato si è chiusa con l’appello e l’impegno a mettere al centro della politica e della società i minori e l’infanzia. E con la prima uscita pubblica del Garante toscano per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Camilla Bianchi, nominata dal consiglio regionale e che entrerà in funzione nei prossimi giorni.
Al convegno “Missione imprescindibile: infanzia e nuove generazioni” hanno partecipato il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e il presidente del Tribunale per i Minorenni di Firenze Luciano Trovato. Presente anche la rete toscana dei Tutori dei minori stranieri non accompagnati, singoli cittadini che hanno deciso di accompagnare sulla strada dell’integrazione i minori senza genitori che sono arrivati nel nostro Paese: sono 200 in Toscana, 4000 in Italia, quelli quelli già registrati al Tribunale.
E l’impegno per i minori e il loro futuro è stato annunciato dalla Garante Camilla Bianchi, evidenziando il ruolo del volontariato.
“Il volontariato -ha detto Bianchi- è un’idea di civiltà, ma ancora prima una fondamentale esperienza umana per le persone e per i giovani, un’esperienza che lega agli altri e al proprio territorio. La nostra società è ancora troppo poco impegnata a mettere in primo piano i diritti dell’infanzia e adolescenza. Serve un impegno continuo e una vigile responsabilità per garantirne il rispetto. L’ufficio che presiederò deve diventare un luogo aperto, luogo di ascolto e confronto in cui condividere, progettare e realizzare. Solo attraverso un’azione congiunta di sostegno ai diritti fondamentali dei bambini e dei ragazzi da parte di tutti si può contribuire alla costruzione di un piccolo pezzo di mondo migliore e un futuro che per bambini e adolescenti non sia solo un vago e lontano anelito a cui tendere, ma sia un futuro certo”.
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